Influenza intestinale nei bambini: cosa mangiare e quali cibi evitare

L’influenza intestinale nei bambini o virus intestinale è la gastroenterite virale, una malattia dovuta all’infiammazione dello stomaco e delle pareti dell’intestino che, può provocare diversi sintomi, alcuni molto fastidiosi al punto da compromettere le normalità attività della vita quotidiana.

Tra i disturbi più diffusi ci sono la nausea, il vomito, la diarrea, i dolori e bruciori intestinali, una sensazione di malessere generalizzato e, in alcuni casi, anche la febbre.

Per questo motivo, un bambino che ha contratto l’influenza intestinale, può essere molto irritato e nervoso, per cui gli andrà prestata la massima attenzione e assistenza.

La maggior parte delle gastroenteriti è causata da virus, batteri e parassiti e in casi molto rari, da tossine chimiche e farmaci.

Virus causa dell’influenza intestinale nei bambini

I virus sono la causa più comune della gastroenterite, tra quelli più diffusi ci sono il norovirus (molto comune negli USA) e il rotavirus (diffuso a livello mondiale).

Solitamente i bambini contraggono l’influenza intestinale da altri bambini che l’hanno già avuta o che sono stati esposti alla malattia in luoghi come asili, scuole e altri ambienti abbastanza frequentati.

Il rotavirus, che è la causa più comune del virus, provoca una diarrea disidratante nei bambini e nei neonati, è molto contagioso e può essere trasmesso anche agli adulti.

Sintomi influenza intestinale bambini

I sintomi dell’influenza compaiono dopo 1-2 giorni dall’infezione e possono durare da 1 a 10 giorni, a seconda del virus responsabile e della sua gravità.

Nei bambini, la sintomatologia è la seguente:

  • nausea e/o vomito,
  • diarrea,
  • senso di malessere,
  • talvolta leggera febbre

la malattia è autolimitante per i bambini, per cui è di vitale importanza essere sempre vigili e accertarsi dell’eventuale comparsa di sintomi che sono tipici della disidratazione.

Cura

La maggior parte dei casi di influenza intestinale virale si risolve da sola in poco tempo senza il bisogno di un trattamento specifico. Nei bambini, così come negli adulti, bisogna prevenire l’eccesiva perdita di liquidi, per cui è bene rivolgersi al medico per avere istruzioni circa le modalità di somministrazione.

Le famiglie che hanno neonati e bambini devono avere a disposizione una soluzione di reidratazione orale in casa, poiché potrebbe essere necessarie fin dalle prime scariche diarroiche.

Sono da evitare i farmaci, compresi gli antibiotici che si rivelano inutili contro i virus, e altri trattamenti, a meno che non siano stati indicati dal medico.

Cosa mangiare

Alla comparsa dei primi sintomi di influenza intestinali bisogna adeguare l’alimentazione del bambino alla nuova condizione. All’inizio è bene astenersi dal mangiare in modo da far riposare qualche ora stomaco e intestino.

Quando il vomito sarà comparso e la nausea più sopportabile, si potranno iniziare a introdurre alcuni alimenti con gradualità.

Inizialmente vanno inseriti abbondanti liquidi per prevenire il pericolo di disidratazione, mentre nei giorni successivi, aggiungere degli alimenti solidi.

Sono da preferire riso in bianco, petto di pollo, carne di coniglio, pesce scaldato in particolare sogliole e merluzzi, biscotti secchi e pasta in bianco.

Quali cibi evitare

Sono da evitare i cibi ricchi di zuccheri semplici perché possono peggiorare la diarrea, quindi assolutamente da bandire per qualche giorno, bevande dolci, succhi di frutta e altre bibite zuccherate.

Da evitare anche cibi fritti, alimenti molto grassi o molto conditi, ma anche quelli ricchi di fibre che possono accentuare gli episodi diarroici nel bambino.

Infine, ricordiamo che l’influenza intestinale nei bambini può portare anche a disturbi emotivi provocati dalla condizione di malessere generalizzato, durante queste fasi è necessario dare tutto il supporto di cui hanno bisogno, rivolgendosi anche al proprio medico di fiducia per chiedere consigli su come meglio intervenire.

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